Dopo l’attacco del 7 ottobre 2023, tutta la strategia politica e militare di Netanyahu si è fondata su una scommessa: annientare Hamas, qualunque fosse il costo politico. Una scelta consapevole, che metteva in conto le inevitabili critiche e l’isolamento internazionale.
A quasi due anni di distanza, Israele è probabilmente più isolato che mai. In Occidente, e in particolare in Italia, la propaganda filo-palestinese permea università, media e ambienti culturali. Il prezzo che Tel Aviv sta pagando in termini di immagine è altissimo.
Eppure, nelle ultime settimane, iniziano ad arrivare segnali che potrebbero indicare un cedimento reale di Hamas. Dichiarazioni provenienti dall’interno del gruppo dirigente parlano di una frattura profonda all'interno dell'organizzazione, dopo l’eliminazione mirata – e quasi completa – di tutti i leader noti del gruppo terroristico. Anche la potente macchina della propaganda, che per mesi ha fatto leva su immagini di bambini uccisi e su narrazioni lacrimevoli di vittime civili, appare sempre più logora e facilmente contestabile.
A questo punto è lecito porsi la domanda: cosa accadrebbe se Netanyahu vincesse davvero la sua scommessa?
E SE ISRAELE VINCESSE?
Di: @Tonibaruch
Hamas sta crollando.
Occhio alla stampa italiana: aspettatevi il panico e massimo delle fregnacce. Peggio degli ultimi giorni.
---- da channel 12 ---
Hamxs in crisi: Il comando di Gaza taglia i ponti con la leadership estera e rischia il collasso interno
Secondo Ohad Hamo, corrispondente per gli affari palestinesi del Canale 12 israeliano, la leadership militare di Hamxs a Gaza ha tagliato i ponti con i suoi dirigenti all'estero, mettendo in luce una crescente frattura interna.
Cosa ha scoperto Hamo:
-I comandanti di Hamxs a Gaza si sono opposti al rilascio dell'ostaggio americano-israeliano Edan Alexander, ma hanno ceduto sotto le forti pressioni degli ufficiali del Qatar, che ne chiedevano il rilascio come gesto di buona volontà verso gli Stati Uniti.
-Appena un giorno dopo il rilascio di Edan, l'IDF ha colpito un centro di comando di Hamxs a Gaza, uccidendo, secondo quanto riferito, Muhammad Sinwar, un alto comandante militare e fratello di Yahya Sinwar.
-Infuriata per l'attacco, che considerava una conseguenza del cedimento al Qatar, l'ala militare di Hamxs ha interrotto i legami con la leadership del gruppo all'estero.
Allo stesso tempo, Hamxs è in caduta libera dal punto di vista finanziario.
Secondo Asharq Al-Awsat, i dipendenti governativi di Gaza sono stati pagati in totale solo 900 shekel (circa 250 dollari) in quattro mesi. L'ala militare non riceve stipendi da tre mesi.
Il risultato finale:
Dal 7 ottobre, la leadership militare di Hamxs a Gaza è stata smantellata. Sono rimaste solo tre figure significative. Il resto è stato eliminato da Israele. Ciò che rimane è una rete terroristica frammentata e non pagata, in caduta libera.
Via
@ohadh1
e
@amit_segal