La notizia di oggi è di quelle destinate a cambiare gli equilibri: la Germania ha smesso di opporsi alla proposta francese di equiparare l’energia nucleare alle fonti rinnovabili nella legislazione europea. È una svolta clamorosa per Berlino, da sempre contraria al nucleare, e un successo per Parigi, che guida da anni un’alleanza pro-atomo in UE.
Non si parla di riaprire le centrali chiuse, ma di non ostacolare più l'inclusione del nucleare tra le fonti “a basse emissioni”. Un cambio di passo dettato dal realismo: la crisi energetica, l’aumento dei costi e il confronto diretto con la competitività francese hanno fatto il resto.
Nasce così un nuovo asse franco-tedesco sull’energia, destinato a influenzare l’intera strategia europea per la decarbonizzazione.
SVOLTA EUROPEA SUL NUCLEARE
Di: @marattin
Il Financial Times dice che la Germania non si opporrà più ad una legislazione europea che tratti l’energia nucleare alla stessa stregua delle energie rinnovabili.
Se è vero, è una svolta clamorosa e - qui come sull’Ucraina - il nostro governo dovrebbe accodarsi a questi “volenterosi” riprendendo subito il cammino di costruzione di centrali nucleari in Italia.
Perché i veri ecologisti oggi, coloro che hanno davvero a cuore l’ambiente senza ideologie e populismi, sono per un equilibrato mix di nucleare e energie rinnovabili.