Ci risiamo. Stavolta è Giorgia Meloni a ripetere il mantra secondo cui il turismo sarebbe il motore della nostra economia. Una formula che abbiamo già sentito mille volte, da politici di ogni colore, e che continua a essere ripetuta senza alcuna riflessione critica. Ma non solo è una semplificazione sbagliata: è una visione miope, che tradisce l’assenza di un progetto vero per il Paese.
Un grande Paese non si regge sul turismo, ma su un’economia industriale solida, capace di produrre innovazione, occupazione stabile, ricchezza vera. Il turismo, da solo, non basta. Anzi, il suo peso crescente sta contribuendo a trasformare le città italiane in vetrine svuotate, a discapito della qualità della vita e della coesione sociale.
Nel contenuto che segue trovi un’analisi puntuale di questi fenomeni, e le ragioni per cui l’Italia, se continua così, rischia di diventare solo una cartolina.
IL TURISMO NON È IL NOSTRO PETROLIO
IL CONTESTO
IL CONTENUTO ORIGINALE
Di: @AleEquilibrium
Ho scritto un libro sul declino finale dell'Italia... e le forze politiche al potere non fanno altro che confermare alacremente questa deriva. La "turistificazione" viene vista come la via più facile e semplice per mantenere lo status quo, fra rentier, lobby, palazzinari,
1/6 
nuovi "latifondisti" e un modello avviato al sottosviluppo, con perdita enorme di know-how e giovani istruiti. I quali giustamente scappano all'estero dopo aver visto il trattamento che viene riservato a loro da parte del sistema politico-economico-culturale. Questo trend
2/6

negativo va avanti da tanto tempo e negli ultimi 15 anni ha visto una netta accelerazione, con le città turistiche trasformate in parchi giochi e le divaricazioni fra province - funzionanti o depresse -sempre più forti. Ma con questo modello vigente la deriva non si
3/6
fermerà, anche perché a livello globale i turisti sono in aumento, con ulteriore pressione sulle zone turistiche più ambite (Venezia o le Dolomiti non si possono moltiplicare, e questo rende le zone invivibili). Quindi, insieme a tanti altri trend pericolosi, procederemo
4/6

nel declino sistemico. Ma dare la colpa unicamente alla politica sarebbe riduttivo. Certi politici stanno al comando, perché la grande borghesia, i grandi apparati mediatici, burocratici, etc, tollerano e/o agevolano questa cosa... Quindi, fino ai prossimi shock globali,
5/6
continueremo con questa strana fase di "tranquillità"... Poi ad un certo punto i nodi verranno al pettine. Soprattutto a causa di eventi esterni, al di fuori del nostro controllo. Il Sistema globale sta alterando rapidamente tutto, mentre il Paese fa finta di nulla.
6/6
